Attenti ai ricci

I Ricci

I loro antenati popolavano la terra ancor prima che i dinosauri si estinguessero. Il riccio europeo, insieme al toporagno e la talpa, fa parte degli insettivori. Gli animali adulti sono grandi fra 24-28 centimetri, pesano fin a 1500 grammi e hanno fra 6000 a 8000 aculei (un riccio neonato ne possiede circa 100).

Nell'autunno accumulano le calorie per prepararsi per il letargo durante l'inverno. Tuttavia può capitare di incrociare dei ricci - di solito attivi durante la notte – in giro anche durante il giorno in cerca di cibo gustoso. E’ possibile incontrarlo nel giardino o sulle strade di città (attenti, se possibile spostate il riccio da zone di pericolo!)

Come possiamo aiutarli?

Vanno soccorsi tutti i ricci che sono visibilmente feriti o malati (faticano a deambulare...), colpiti da zecche e pulci in modo grave (rischio di morte per anemia grave) oppure sani ma troppo piccoli all’inizio dell’inverno (il peso minimo sufficiente per superare il letargo è attorno 500/600g). Contattate in questo caso il Centro Recupero Fauna Selvatica più vicino a casa vostra (vedi la sezione SOS FAUNA presente in questo sito) e/o portate nel frattempo il piccolo riccio da un veterinario vicino per il primo soccorso.

Chi ha un riccio come ospite in giardino potrà aiutarlo offrendo l'acqua e cibo per integrare la sua dieta: crocchette o "umido" per gatti o cani, così come croccantini per ricci (poteti trovarli nei garden o nei vivai); questi sono utili per farlo "ingrassare" in tempo prima dell'inverno.

Importante: mai e poi mai dare latte o derivanti del latte (velenoso per ricci!), mai mandorle o nocciole!

Un giardino naturale aiuterà il riccio (e gli altri animali selvatici), in particolare d'autunno una catasta fatta di legno, rametti e foglie serve per fargli costruire la tana (esistono anche casette per ricci). Naturalmente non sono da utilizzare in orti e giardini lumachicidi, diserbanti o altre sostanze tossiche.

Attenti alla guida!!!

Triste "spettacolo" quotidiano... il riccio schiacciato sulla strada.

Per questi piccoli mammiferi notturni il pericolo numero uno sono gli automobilisti. Alcuni impatti sono purtroppo difficili da evitare, ma un gran numero di questi sono da attribuirsi ad automobilisti incoscienti, come quelli che di notte sfrecciano sulle strade buie senza preoccuparsi della possibile presenza di animali, selvatici o domestici.

I ricci investiti che non muoiono all'istante spesso subiscono gravi ferite. Nel giro di poche ore le mosche depositano le uova nelle ferite della bestiola. Lasciato a bordo strada, il riccio muore, se non di sete, consumato lentamente dalle larve. L'unica soluzione è portarlo in un centro di recupero autorizzato.

Primavera è la stagione delle nascite e la possibilità che ci siano dei cuccioli di riccio sulle strade è molto alta. Il nostro appello agli automobilisti è quello di guidare con cura ed a velocità moderata, e di prestare attenzione sia ai cuccioli inesperti che ai loro genitori, senza i quali i piccoli non potrebbero sopravvivere. Tante volte basta un po' di intelligenza, di attenzione e di rispetto: rispetto per l'ambiente, per le persone e per gli altri esseri viventi.

In giardino ...

Teniamo inoltre presente che i nostri amici ricci potrebbero essere nascosti in qualche angolo del giardino, sotto la siepe o nell'erba alta che dallo scorso autunno non viene tagliata. Prima di iniziare lavori di giardinaggio è opportuno muoversi con cautela, prestando particolare attenzione all'uso del tagliaerba o del tagliabordi, entrambi potenzialmente letali per animali che si muovono lentamente.

Infine, prima di accendere un falò, è consigliabile smuovere il materiale che si intende bruciare: i ricci, come le lucertole, le rane e le bisce (animali assolutamente innocui, anzi molto utili), spesso si rintanano tra i mucchi di foglie o rifiuti da giardino.